L’evoluzione senza fine del marketing digitale coinvolge anche la SEO. Oggi le sfide da affrontare per ottimizzare il posizionamento del proprio sito web sui motori di ricerca si prospettano entusiasmanti.
Per mantenere la competitività e ottenere un posizionamento di successo sui motori di ricerca, è essenziale tenersi aggiornati sulle ultime tendenze SEO e adattare le strategie di marketing consapevole.
In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le tendenze SEO 2024 che avranno un ruolo strategico nella visibilità online delle aziende e dei siti web in generale. Dalle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale alle nuove esperienze di ricerca vocale, fino ai risultati ottenibili sviluppando contenuti di qualità e EEAT, di cui conosceremo il significato in seguito.
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#1 La Search Generative Experience di Google (SGE)
Tra le tendenze SEO spicca la Search Generative Experience (SGE), nuova esperienza di ricerca avanzata introdotta di recente da Google, che sta rivoluzionando il modo in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca, aprendo nuovi orizzonti nell’ambito dell’informazione digitale.
Questo straordinario sistema, fondato sull’intelligenza artificiale e attualmente disponibile esclusivamente negli Stati Uniti, sfrutta gli algoritmi avanzati dell’intelligenza artificiale generativa per elevare l’esperienza di ricerca degli utenti a livelli mai visti prima.
Grazie a SGE, il sistema è in grado di comprendere profondamente i desideri e le intenzioni delle persone, offrendo risultati di ricerca personalizzati, completi e altamente rilevanti. La forza di SGE risiede nella sua incredibile abilità di anticipare le esigenze degli utenti, fornendo suggerimenti mirati e informazioni rilevanti, prima ancora che vengano chiesti.
Ma le prestazioni eccellenti di questa tendenza SEO 2024 non si fermano qui. SGE apre nuove opportunità per le aziende e i professionisti del marketing, consentendo loro di individuare trend emergenti e comprendere le esigenze dei consumatori in tempo reale.
Secondo uno studio condotto da Contentdetector.ai sulle categorie di ricerche attivate per la Search Generative Experience (SGE), emerge che il 77,8% di queste ricerche ha portato alla visualizzazione di risultati generati tramite l’uso di intelligenza artificiale (AI). Questa innovativa tecnologia permetterà al motore di ricerca di diventare un assistente più conversazionale.
Come ottimizzare il sito web per la SGE?
La tendenza SEO Search Generative Experience di Google sembra creare la sua risposta combinando informazioni provenienti da diverse fonti. Ad esempio, le aziende potrebbero fornire una propria analisi su un argomento specifico e pubblicare l’opinione degli esperti per aumentare le possibilità di apparire nei risultati di ricerca di Google.
Sfruttare questa opportunità potrebbe consentire alle aziende di posizionarsi in modo strategico e ottimale nella SGE, garantendo una maggiore visibilità e interazione con gli utenti.
Le informazioni fornite dall’intelligenza artificiale sembrano provenire da fonti più specializzate e analisi più aggiornate, consentendo alle aziende di pubblicare nuove informazioni ed elevare la loro autorità nel settore.
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#2 Ricerca vocale e benefici per la SEO
Nel panorama delle nuove tendenze SEO, spicca la ricerca vocale che sta rivoluzionando il mondo SEO, apportando un significativo cambiamento nell’interazione delle persone con i motori di ricerca.
Quante volte, durante una discussione con gli amici, avete posto domande a Siri domande di storia per stabilire chi aveva ragione? Quante volte hai chiesto a Google Assistant la grafia corretta di una di quelle parole che non ricordi mai come si scrivono? E ancora, quante volte hai chiesto ad Alexa la ricetta per quel piatto delizioso che ti preparava la nonna? Probabilmente la risposta è molte!
Con l’avvento degli assistenti vocali intelligenti come Siri, Google Assistant e Amazon Alexa, sempre più persone si affidano alla voce per effettuare ricerche su internet, creando nuove sfide e opportunità per i professionisti SEO.
Questo passaggio alla ricerca vocale ha portato a un’enfasi maggiore sulla necessità di adottare un linguaggio naturale, utilizzando domande conversazionali invece delle tradizionali parole chiave e frasi brevi.
Continua ad approfondire l’argomento: Come ottimizzare il tuo sito web per la ricerca vocale
Come ottimizzare i risultati per le ricerche vocali?
L’ottimizzazione del sito web per la ricerca audio richiede fondamentalmente due cambiamenti a livello di semantica. Il primo è l’integrazione di query più lunghe, mediamente da 2 a 7 parole. Quando scriviamo, infatti, siamo portati ad utilizzare un linguaggio più elementare e sconnesso, al contrario la ricerca vocale ci consente di esprimerci in maniera più colloquiale.
La seconda ottimizzazione richiesta dalla ricerca vocale Google è la sostituzione delle singole parole chiave con le keyword long-tail, a coda lunga, che consistono in insiemi di parole chiave che sintetizzano un intento di ricerca preciso. Allo stesso tempo la maggior parte delle richieste degli utenti prevedono delle domande, per questo è opportuno basarsi sulle question words.
Infine, la localizzazione diventa cruciale, poiché, come afferma Search Engine Watch, il 40% delle ricerche vocali effettuate tramite dispositivi mobili ha un intento locale. Le aziende devono quindi concentrarsi sull’ottimizzazione delle ricerche come ad esempio “qual è la web agency più vicina a me” e assicurarsi che le loro informazioni locali siano accurate e facilmente accessibili.
#3 Nuovo modello EEAT e contenuti di qualità
Un’altra tendenza SEO è il modello EEAT di Google, noto anche come “Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità“, rappresenta un nuovo paradigma introdotto nell’aggiornamento delle linee guida del motore di ricerca. Il modello invita i “quality raters” a valutare la qualità dei contenuti presenti sul web in modo più completo rispetto al precedente concetto di EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness).
Introducendo una seconda “E”, di “esperienza”, Google intende migliorare l’esperienza di ricerca fornendo risultati di alta qualità. Parlare delle proprie esperienze all’interno di un determinato settore, condividendo aneddoti personali, studi e recensioni, non solo suscita maggior interesse negli utenti, ma conferisce anche maggiore credibilità al brand.
#4 Ricerche senza clic
Tra le tendenze SEO 2024 troviamo sicuramente anche l’emergere delle ricerche senza clic, in cui gli utenti effettuano ricerche sui motori di ricerca ma non cliccano su un sito specifico, in quanto ricevono le risposte di cui hanno bisogno direttamente nella pagina dei risultati.
Il segreto è concentrarsi sulla creazione di contenuti ottimizzati per i rich snippets, informazioni essenziali che appaiono in cima ai risultati di ricerca.
Con i rich snippet, i webmaster di siti che contengono dati strutturati, ad esempio schede di attività commerciali, possono aggiungere etichette ai loro contenuti per chiarire che ogni frammento di testo etichettato rappresenta un certo tipo di dati: ad esempio, il nome di un ristorante, un indirizzo o una valutazione.
Fornire queste informazioni non influisce sull’aspetto dei tuoi contenuti nelle pagine, ma quando Google esegue la scansione del tuo sito, il motore di ricerca riconoscerà il markup dei seguenti tipi di informazioni.
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#5 Ottimizzazione per Answer Engine (AEO)
Infine, collegato al concetto di ricerca senza clic, una delle tendenze SEO del 2024 è l’ottimizzazione per Answer Engine (AEO). Con l’emergere dell’intelligenza artificiale generativa e la creazione di numerosi chatbot, gli utenti possono ottenere risposte immediate senza dover cliccare sul sito web in cui sono contenute le informazioni.
Questa strategia si concentra sulla creazione di contenuti ottimizzati per rispondere direttamente alle domande degli utenti, in linea con l’evoluzione dei motori di ricerca da semplici strumenti di ricerca a veri e propri assistenti capaci di fornire risposte immediate.
Per avere un’efficace implementazione dell’ottimizzazione dei motori di risposta (AEO), è fondamentale conoscere e comprendere le intenzioni di ricerca degli utenti. Questo significa non solo identificare quali domande si pongono, ma anche contestualizzare e comprendere il motivo di queste domande.
Ad esempio, invece di concentrarsi su parole chiave generiche, è importante sviluppare domande e risposte specifiche come “Quali sono le tendenze SEO per il 2024?” al posto di “tendenze SEO 2024”.
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